GIORNO DELLA MEMORIA “DAL SOSPIRO AL RESPIRO VERSO L’UMANITÀ’” -INSTALLAZIONE ARTISTICA DEGLI STUDENTI DELL’IMBRIANI SALVEMINI DI ANDRIA
Nella “Giornata della Memoria”, alla presenza della dirigente Elisabetta Abruzzese e dell’assessore alla persona Dora Coversano, gli alunni della classe II B della scuola secondaria dell’IC Imbriani – Salvemini di Andria hanno realizzato insieme ai loro docenti un’installazione artistica e una piccola performance teatrale basata su testimonianze reali di deportati sopravvissuti ad Auschwitz.
Certo – riprendendo le parole della dirigente Elisabetta Abruzzese – potrebbe sembrare una contraddizione realizzare un prodotto artistico, espressione di bellezza, usando oggetti e simboli che ricordano l’orrore della Shoà. Eppure l’intento creativo di docenti e alunni era proprio questo: trasformare l’orrore in bellezza, onorando il ricordo delle tante vite spezzate.
Nel corso della mattinata anche alunni della classe II C sono intervenuti leggendo riflessioni e testimonianze. L’iniziativa si è poi conclusa con un viaggio virtuale nel Campo di Auschwitz illustrato dagli alunni.
Al termine ci sono stati gli interventi della dirigente che ha incoraggiato i ragazzi a non dimenticare e a non credere a chi minimizza sulla Shoà.
Questa performance verrà riproposta lunedì prossimo per le docenti e le classi V della primaria dell’Imbriani-Salvemini.
In conclusione riportiamo la bella riflessione espressa per l’occasione dall’assessore Dora Conversano.
“Quando si pensa ad un ricordo, ad una “memoria” magari si immagina istintivamente qualcosa di bello da ricordare, da pensare…e invece quando pensiamo alla “Giornata della memoria” è inevitabile sentirsi immersi dalla tristezza e dalla consapevolezza di quanto l’essere umano pur essendo “ricco di bontà” sia capace di cose cosi assurde, brutte..
Come diceva Anna Frank “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.”
Ed è proprio partendo da questa splendida e ricca considerazione di chi ha vissuto davvero questa assurda esperienza, che è per tutti noi davvero bello e costruttivo vedere come tutte le scuole riescano, attraverso percorsi artistici, storici, letterari, musicali, a trasmettere la preziosità di “RICORDARE” e “RIFLETTERE” concretamente su quanto è accaduto in quegli anni assurdi. Devo dirvi che mi sono venuti o brividi quando ho ascoltato un bimbo di 8 anni che diceva alla maestra, “Posso oscurare la parola morte, non è bella mi fa star male”…così come mi sono venuti i brividi nell’ ascoltare e guardare il percorso artistico fatto da questi ragazzi sui “Racconti di chi lo ha vissuto…”
Classe II B a cura della prof.ssa Leone, del prof. Severino e della prof.ssa Stufano